Quali strumenti può utilizzare un insegnante per l’individuazione precoce degli alunni con possibile DSA?

Nei primi due anni della Scuola Primaria nelle scuole sono in uso, ormai da tempo, delle buone pratiche di individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento che si basano sull’utilizzo di prove scolastiche per l’osservazione e il monitoraggio dello sviluppo delle competenze di base relative alla lettura, alla scrittura e al calcolo. Tali strumenti possono essere somministrati in forma  collettiva, cioè a tutta la classe e/o in forma individuale. Di norma con la supervisione di un esperto (consulente scolastico) l’insegnante può farsi un’idea più precisa se il ritardo negli apprendimenti di un alunno può essere un possibile indice di disturbo specifico. Nei primi due anni di scolarizzazione sono frequenti casi di “falsi positivi”, bambini cioè che presentano un semplice ritardo negli apprendimenti senza sviluppare poi un DSA. Prima della segnalazione ai genitori occorre quindi prendere in considerazione anche altri elementi tra cui i principali sono la familiarità per il disturbo e un pregresso disturbo del linguaggio.

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